Bottega Veneta e la potenza dell’intreccio

Posted On: 2015-03-04

Al quartier generale di Bottega Veneta, tutti sono orgogliosi della propria essenza senza logo. La ragione è piuttosto semplice: ogni prodotto fatto con le mani degli artigiani è riconoscibile a prima vista. Sono così riservati semplicemente perché non hanno bisogno di essere diversi. Come Tomas Maier – Diretto creativo di Bottega Veneta – ha detto, ci sono quattro pietre angolari al cuore di questa casa italiana di beni di lusso: “materiali di prima qualità, maestria straordinaria, funzionalità contemporanea e design senza tempo”. E, aggiungiamo noi, l’intreccio iconico delle loro cinghie di cuoio. È così affascinante quando un grande marchio ha qualcosa di riconoscibile, come un logo, ma così profondamente connesso con i propri prodotti. Perché tutti sono capaci di stampare una medaglietta di metallo e cucirla su una borsa. Ma quante persone sono così talentuose da realizzare un classico senza tempo come la trama a quadri di Burberry? O cosi creative da inventare un nuovo colore come il Rosso Valentino? Queste sono vere dimostrazioni di talento e chiarezza di visione. E questa è la ragione per cui Bottega Veneta non può rinunciare ai propri intrecci. Mai, neanche quando si tratta di metterli sopra a degli stivali di gomma di qualche top-model. Perché persino oggetti triviali e noiosi come questi possono diventare qualcosa di prezioso e unico se approcciati con passione, classe e rispetto per i risultati finali. Dunque, bisogna scegliere la miglior gomma, il rivestimento più resistente, studiare una silhouette più femminile e di classe e, ovviamente, lasciare che i designer Jockoo sviluppino una trama che possa essere incisa nella forma. In questo caso, il rispetto per la cosa reale è tutto. Non puoi semplicemente cambiare cinquanta anni di storia solo per divertimento! Dunque tutto quello che abbiamo dovuto fare è stato prendere un esempio fisico del tessuto e ricostruire completamente la trama in modo digitale, con l’obiettivo di replicare esattamente la più piccola e naturale imperfezione del cuoio. Suona facile, ma non lo è stato. Perché non diventi un miliardario marchio di lusso conosciuto in tutto il mondo se non hai degli standard di qualità terribilmente alti. Lavorare direttamente sul digitale è sempre la via più pulita, perché non hai dispersione di dati e puoi controllare ogni singolo aspetto della trama. D’altro canto non hai niente da usare come punto di inizio. Tutto quello su cui puoi contare è l’esempio fisico e gli strumenti di misurazione a cui riesci a pensare. Dal microscopio al calibro di precisione. E un sacco di pazienza. È stato un lavoro duro ma è sempre eccitante essere parte della grande tradizione del Made in Italy. Osservare questi stivali durante la Milano Fashion Week essere parte di un outfit molto sofisticato ti fa realizzare quanto duro lavoro – e quante capacità – è necessario per raggiungere obiettivi così grandi.

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