Portate un po’ di luce sul tavolo

Posted On: 2015-05-10

Quanta differenza può fare un piccolo dettaglio? Questo è ciò che ci siamo chiesti quando un grande nome dell’industria delle posate ci ha contattati chiedendoci un’idea per personalizzare i propri prodotti. E se pariamo di personalizzazione sul metallo, come in questo caso, parliamo di un’incisione “pezzo per pezzo”. È giusto, questa volta non c’è spazio per gli stampini. Nel mercato del lusso, dove la plastica lascia spazio ai metalli preziosi, è abbastanza comune decorare i prodotti direttamente sul pezzo finito. Sia per motivi ovvi di produzione (stiamo parlando di metallo), sia per assicurare che una produzione più limitata possa garantire un più alto livello di cura. Provate a confrontare le vendite delle ciabatte stampate EVA con quelle dei fucili intarsiati; troverete un’enorme differenza tra di loro. È logico aspettarsi che un oggetto che costa migliaia di euro sia il risultato di un processo più accurato. Nulla togliendo a quelle fantastiche ciabatte da piscina, una parte fondamentale delle nostre torride estati.

In questo caso siamo su una sorta di via di mezzo. Quando parliamo di posate dovete considerare che ogni set venduto sarà composto da un minimo di cinque pezzi per persona (incluso il piatto) e che ogni servizio è progettato per almeno sei persone. Trenta processi di produzione per set, inclusi assemblare e smontare ogni pezzo dalla macchina laser, cosa che richiede un sacco di tempo, che sia fatto a mano o in modo automatizzato.

Lo so, lo so: stavamo cercando un risultato di lusso, dunque perché perdere tempo con questi piccoli aspetti? Perché stiamo ancora parlando di un’area dove ogni secondo di lavoro superfluo significa perdere una grande quantità di soldi. Ed è responsabilità nostra trovare una soluzione più efficace possibile e mantenere i costi bassi.

Dopo ore di assurde assunzioni, la soluzione è arrivata inaspettata, al contempo logica e mai sperimentata prima: invece di studiare una decorazione per ogni singolo pezzo, sarebbe più interessante disegnare un singolo, grande ricamo e dividerlo su ogni singola posata. A prima vista può non cambiare niente, a meno che non scegliate di disegnare qualcosa di elusivo ed evanescente come la luce; a quel punto le regole del gioco cambiano completamente.

Ispirati dai mosaici bizantini, abbiamo reinterpretato la rappresentazione del bagliore intenso, stilizzandolo il più possibile. Il gioco di solido e vuoto diviene cruciale, lasciando spazio a intere porzioni completamente chiare e consentendoci di focalizzarci su pochi colpi pieni di dettagli.

Come potete vedere dallo schema di seguito, il design è ricomposto avvolgendo l’intero mise en place. L’effetto è di classe, prezioso e caldo (anche a causa della sua asimmetria), sebbene veramente minimale. Per non menzionare il fatto che, nella sua essenza così irregolare, gli errori di produzione sono veramente ridotti al minimo, assicurandoci così sprechi minimi.

Ironicamente, il progetto non ha mai visto la luce. Ora, questo è un vero spreco!

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