Schuberth + ChangeDesign + Jockoo: Metropolitan 1

Posted On: 2015-05-05

A volte capita che un prodotto sia già quasi perfetto senza nessuna delle nostre texture. Tutto dipende dalla visione del designer, e dal pubblico a cui deve fare impressione. Quando lavoriamo con un mercato frizzante e audace come la cosmetica, per esempio, ogni cosa diventa lecita. Abbiamo creato bottiglie incise in ogni centimetro disponibile, riempiendole con ogni sorta di trattamento della superficie. Pizzi provocanti, calcestruzzo scrostato, ghiaccio, vimini intrecciato, pelle. Ogni cosa prova a urlare più forte della precedente. O, cambiando il punto di vista, abbiamo lavorato nel settore tecnico, dove nessuno si preoccupa di come una cosa debba apparire bella. Deve solo funzionare. Fare delle prese, consentire l’uso, rendere l’oggetto più pratico. È meglio che la maniglia di una motocicletta non scivoli via dalla mano del pilota, piuttosto che appaia bella da guardare ma assolutamente rischiosa sulla strada.

A proposito di bici, abbiamo avuto l’opportunità di lavorare per la grande azienda tedesca Schuberth. Un autentico pilastro nel design e nella costruzione di caschetti. Stiamo parlando di persone che hanno vinto per dieci anni di seguito il Motorrad Award per la miglior marca. Questa gente è un monumento alla sicurezza! Il loro design tipico è assolutamente liscio, senza il minimo spazio per abbellimenti o gesti plateali. Una scelta estrema, che a volte ha bisogno di essere diluita in qualche modo.

Questo è il motivo per cui, durante il processo di design della loro nuova marca Metropolitan 1, hanno chiesto l’aiuto dei ragazzi di ChangeDesign. L’obiettivo era semplice: studiare una rifinitura che avrebbe dovuto abbellire il visore del loro ultimo gioiello nella maniera più sottile possibile. Una scelta geniale che ha portato allo sviluppo di alcune proposte molto interessanti.
Ma se tutto il lavoro è stato portato avanti da altri, cosa avremmo potuto fare in quel contesto? In realtà molto, perché disegnare la texture su schermo è molto diverso da applicarla al prodotto. Il laser è uno strumento utile, ma spesso molto capriccioso. Richiede una serie infinita di trucchi, sviluppati attraverso anni di errori e ore di lavoro gettate al vento. Questo perché quando ci mandano alcune anteprime delle loro texture, noi avevamo solo una chiara idea di come avrebbe dovuto essere, senza concentrarci sul vero design.

Abbiamo dovuto ridisegnare tutto, rimanendo sospesi tra le esigenze del laser e la magnifica visione dello studio ChangeDesign. Un lavoro ancora più arduo di avere a che fare con l’intero sviluppo del concetto – cosa che solitamente facciamo.
Abbiamo provato e riprovato finché il laser non è diventato identico al progetto che abbiamo ricevuto dal cliente. Inutile dire che ciò che avevamo sullo schermo era profondamente diverso dall’input.
Non male, visto che il caschetto è nei negozi e Schuberth ha riaffermato ancora una volta il suo prestigio.

Maggiori informazioni sul sito www.changed.it

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